VALORIZZARE LA BIODIVERSITA’ BANCARIA FAVORISCE LA CRESCITA

Nel 2020 le community banks statunitensi hanno trattato due terzi delle richieste del programma di sostegno dell’occupazione nelle PMI a fronte di una quota di mercato degli impieghi del 15%, riportando una redditività significativa. Ciò è stato reso possibile dalle politiche condotte negli ultimi anni dalle autorità statunitensi volte a valorizzare il ruolo delle banche locali e di piccole dimensioni.

In Europa, soltanto la Germania ha evidenziato la stessa attenzione per le banche territoriali facendo prevalere gli interessi nazionali sulla visione bancaria europea portata avanti dalla BCE che, al contrario, ha influenzato la composizione del sistema bancario italiano negli ultimi anni, privilegiando la formazione di gruppi bancari di grandi dimensioni.

È quanto emerge da un documentato articolo di Marco Onado pubblicato due giorni fa dal Sole 24 Ore, nel quale si evidenzia come all’equilibrio fra alcune banche di grandi dimensioni e un numero consistente di banche di piccole dimensioni si è accompagnata una vivacità ed una efficienza accresciute nel corso della pandemia grazie alla capacità delle banche locali di essere vicine, anche fisicamente durante il lockdown, alle famiglie e alle imprese.

“La lezione americana e quella tedesca – afferma il Segretario Generale dell’Associazione Nazionale fra le Banche Popolari, Giuseppe De Lucia Lumeno – dimostrano che sarebbe ora utile per l’economia dell’Unione, e soprattutto per quella italiana, che si prendesse definitivamente atto che la biodiversità nel sistema bancario, intesa come presenza equilibrata di grandi gruppi e di banche del territorio, sia valorizzata e non penalizzata proprio alla luce di quanto accade in altri contesti creditizi evoluti con benefici evidenti per l’intera economia.”

06 Set 2021 Comunicati