Banche Popolari più patrimonializzate per il sostegno dell’economia reale e della ripresa

Il sistema bancario italiano è decisamente migliorato rispetto al passato per quanto riguarda il livello della patrimonializzazione”. Con queste parole, Sabine Lautenschläger, vicepresidente del board della vigilanza bancaria europea, ha sottolineato i progressi compiuti dalle banche italiane, progressi confermati dagli ultimi dati del mese di giugno e relativi ai ratio patrimoniali

“Il sistema bancario italiano è decisamente migliorato rispetto al passato per quanto riguarda il livello della patrimonializzazione”. Con queste parole, Sabine Lautenschläger, vicepresidente del board della vigilanza bancaria europea, ha sottolineato i progressi compiuti dalle banche italiane, progressi confermati dagli ultimi dati del mese di giugno e relativi ai ratio patrimoniali. Un miglioramento generale, quello dei coefficienti di patrimonializzazione che ha interessato anche le Banche Popolari, per le quali si è registrato, mediamente, un valore del Cet1 ratio superiore di circa 2 punti percentuali a quello che era l’obiettivo stabilito dalla Banca Centrale Europea. Il rafforzamento patrimoniale delle Popolari è avvenuto parallelamente ad un’espansione dell’attività creditizia, sia nei confronti delle imprese, soprattutto Piccole e Medie, sia nei confronti delle famiglie. Sono, infatti, circa 20 i miliardi di euro di nuovi finanziamenti ad aziende minori e 7 quelli di nuovi mutui per acquisto di abitazioni erogati nei primi otto mesi dell’anno (+50% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). Dinamiche, queste, che come è evidente, hanno dato un nuovo e positivo impulso all’andamento degli impieghi totali. I dati dimostrano l’importanza del ruolo delle Banche Popolari nelle economie del territorio ed in favore delle comunità. Un ruolo riconosciuto anche dal presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, che ha ricordato recentemente come “Le banche vincolate al territorio sono state fondamentali nel processo di crescita dell’Italia del Dopoguerra, vedi le Banche Popolari, e le tante istituzioni bancarie veramente inserite nel territorio”. “Le Banche popolari – ha detto il Presidente di Assopopolari, Sforza Fogliani – da sempre sostengono il territorio: dunque, da quando nacque la prima banca popolare italiana, nel 1864. In questo periodo critico, poi, la loro storica funzione (che dura ininterrottamente da 150 anni) si è fatta ancora più evidente, come sanno bene soprattutto gli imprenditori medio piccoli, da sempre”. “Le notizie positive provenienti dalla vigilanza bancaria europea – ha dal canto suo affermato il Segretario generale di Assopopolari, Giuseppe De Lucia Lumeno – confermano l’impegno delle Banche Popolari nel migliorare i propri livelli di patrimonializzazione anche superando gli obiettivi posti dalla BCE, un impegno rispetto al quale non avevamo dubbi”. “Questi risultati – prosegue il Segretario Generale – hanno dato un contributo importante per rendere meno incerti i primi segnali di ripresa e comunque senza mai tralasciare il sostegno alle economie locali e del territorio”.

29 Set 2015 Comunicati