I segnali di una ripresa economica sempre più evidenti sono il risultato di un impegno di prossimità alle famiglie e alle imprese a cui le Banche popolari e del territorio non sono venute meno dando il loro contributo e rispondendo prontamente all’urgente bisogno di liquidità del sistema economico attraverso i Decreti legge “Cura Italia” e “Liquidità”.
E’ quanto emerge dai dati diffusi da Assopopolari sul sostegno fornito dalle Banche popolari e del territorio con un intervento capillare a favore di un’economia reale già in crisi a inizio 2020 ma che si è ulteriormente aggravata nel corso dei mesi della pandemia. L’azione messa in campo dal Credito Popolare si è concretizzata in moratorie sui prestiti, recepite e accolte nel 2020, per complessivi 37 miliardi di euro pari al 21% del credito accordato, di cui il 23% destinato alle famiglie, corrispondenti a complessivi 280.000 rapporti di credito; e 21 miliardi di euro di nuovi finanziamenti assistiti da garanzie pubbliche, di cui l’81% a imprese, per oltre 237.000 rapporti di conto corrente. A queste operazioni si aggiungono poi iniziative offerte bilateralmente alla clientela dalle singole Banche popolari e del territorio che così hanno dato seguito a operazioni, fra moratorie e prestiti erogati, accogliendo oltre il 96% delle domande.
“La conoscenza del territorio – ha dichiarato il Segretario Generale di Assopopolari Giuseppe De Lucia Lumeno – da parte degli istituti del Credito Popolare nella fase più acuta della pandemia e successivamente nella ripresa ha avuto e ha un ruolo decisivo per dare consistenza ed efficienza a un’azione complessa e articolata che solo attraverso una prossimità capillare alle singole realtà si rende possibile”.